DOMENICA 14 DICEMBRE: MERCATINO DI NATALE DEL FENICOTTERO
ORE 10.00 - Colazione offerta dal fenicottero
ORE 11.00 - Riciclando Parlando, laboratorio di fantas...ia con i bambini: creare e allestire il presepe, l'albero e molto altro, a cura di Monica Maggi
ORE 10.00 - Colazione offerta dal fenicottero
ORE 11.00 - Riciclando Parlando, laboratorio di fantas...ia con i bambini: creare e allestire il presepe, l'albero e molto altro, a cura di Monica Maggi
ORE 15.30 - Gioco di società per bambini- Indovina Chi?- Gioco di memoria e ingegno, a cura di Monica Maggi
ORE 17.00 - Presentazione del libro: Il ladro di zucchero di Alessandro Biagini
ORE 18 - Riffa e aperitivo offerto dalla Calabrisella
I biglietti della riffa hanno un contributo di 3 Euro
PREMI:
1) Un mese di Yoga
2) Un massaggio decontratturante di 50 minuti offerto dallo studio di fisioterapia di Stefania Attili
3) La calzetta della befana e il suo contenuto
ORE 19.00 – Chiusura
ORE 17.00 - Presentazione del libro: Il ladro di zucchero di Alessandro Biagini
ORE 18 - Riffa e aperitivo offerto dalla Calabrisella
I biglietti della riffa hanno un contributo di 3 Euro
PREMI:
1) Un mese di Yoga
2) Un massaggio decontratturante di 50 minuti offerto dallo studio di fisioterapia di Stefania Attili
3) La calzetta della befana e il suo contenuto
ORE 19.00 – Chiusura
In occasione della giornata del mercatino del fenicottero sarà con noi Alessandro Biagini per la presentazione del suo libro, il ladro di zucchero.
In collaborazione con la Giornalista e scrittrice Monica Maggi vi aspettiamo DOMENICA 14 DICEMBRE ORE 17 IN VIA CASSIA 1827 PRESSO LA SEDE DEL FENICOTTERO.
INGRESSO GRATUITO
Introduzione
Toscana,
1975. Due bambini a cavalcioni su un muretto.
Qualche
scippo e un po’ di sangue.
Pedoni che
si guardano intorno, abbassano la testa e cambiano strada.
Ladroni che
scorrazzano intorno, alzano la testa e benedicono la
strada.
E la strada
assorbe la confusione di non sapere
da che parte stare,
da un lato
quelli giusti dall’altro quelli sbagliati.
Il sangue
scola, il resto rotola e gli anni si lasciano rincorrere per
non essere
addomesticati fino in fondo.
Io lascio
vagare lo sguardo in lontananza, oltre le fronde dei pini,
dove il
paesaggio si incastra e si incanta a fermare il tempo su un’epoca
che pare
ammutolita.
Tu afferri
i meccanismi, li tieni tra le dita poi li getti lontano da qui.
La mente
soffoca pensieri che si innalzano fino alle nuvole gonfie
di pioggia,
prima di ricadere su un tappeto di muschio e aghi di
pino.
Oltre i
tetti di coppi e cemento, la vita sfoglia le istruzioni e studia
le
condizioni. Per i giorni trascorsi e per quelli che tentano di affacciarsi
dietro le
tende ricamate a uncinetto.
I bambini
seduti sul muretto studiano un modo per diventare grandi,
per
strappare i fogli del passato, per accettare ordini e rimproveri.
Due bambini
troppo piccoli per digerire il vortice che urla intorno
ai loro
sogni. Due bambini troppo grandi per accontentarsi di raccogliere
pinoli e
conchiglie.
Due bambini
a fare a testa o croce per decidere quale maschera
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indossare.
Lupo
cattivo o candido agnello.
Toscana,
1975.
I giochi
sembrano fatti, o forse no.
Allora quel
muretto di rovi e mattoni diventa complice di una nuova
strategia e
le giornate si meravigliano e si spaventano per colpa
di un
passatempo nuovo che avvolge e nasconde.
Una
manciata di zucchero.
Qualche
stupida formica.
A smarrirsi
da qualche parte, un ritornello privo di strofe e melodie
che
trascina sempre lo stesso finale.
Clic, uccidere.